1. I CONTENUTI DEL LIBRO
Il lavoro si propone di dare indicazioni precise sulla carriera del grande direttore d’orchestra Tullio Serafin, il quale è a tutt’oggi considerato uno dei più grandi maestri concertatori per quanto riguarda il panorama operistico internazionale. La ricerca ha preso il via dal carteggio, venti autografi e quattro copie, contenuto nel fondo, donato dalla nipote del maestro, Donatella Sabetta, a Luciano Guzzon, ex presidente del Circolo “Amici del M° Tullio Serafin”, che ha sede nel paese natale di Serafin, Rottanova di Cavarzere (Venezia). Si tratta per la maggior parte di lettere di musicisti che scrivono a Serafin per accordarsi sull’esecuzione di nuove opere o che chiedono l’inserimento di propri lavori nei cartelloni dei teatri in cui egli dirige. Tra queste, quattro di Gian Francesco Malipiero(1) inerenti la prima esecuzione assoluta dei Capricci di Callot(2), avvenuta a Roma nel ’42 negli anni in cui Serafin era direttore presso il Teatro Reale dell’Opera.
Da esse si può avere un’idea di quello che poteva essere lo scambio di visioni, a volte anche divergenti, tra un autore e il direttore in vista di una première. Vi sono anche lettere che arrivarono a Serafin non da compositori, bensì da personaggi illustri del mondo della cultura, una per esempio di Gabriele D’Annunzio, e da istituzioni che gli conferiscono onorificenze. Particolare rilievo hanno, inoltre, le due lettere indirizzate al maestro da Maria Callas, molto legata a Serafin, che la fece debuttare in Italia, aprendole di fatto le porte della celebrità. Questi documenti e le altre lettere del fondo sono stati catalogati in ordine cronologico, riportati in originale e trascritti, cercando di contestualizzarli nell’ambito della carriera di Serafin e dei contatti lavorativi che egli ebbe con gli scriventi. Prima dell’analisi di tali fonti, è stata tracciata una breve biografia artistica di Serafin, con i fatti più significativi della sua lunga carriera, e ricostruita la cronologia completa delle sue direzioni. Si tratta di quasi settant’anni di carriera che, prima di quest’opera, nessuno aveva mai ricostruito se non lacunosamente. Nella cronologia sono riportati la data, la città, il teatro, l’opera, l’autore e gli interpreti, dove possibile, di ciascuna rappresentazione, nonché il numero delle recite e l’eventuale registrazione audio o video. Una catalogazione che risulta essere indispensabile per chi si dovesse apprestare allo studio dell’arte di Tullio Serafin, ma anche per coloro che avessero necessità di riferimenti cronologici per la carriera dei tanti interpreti coi quali egli si trovò a collaborare. È stata inoltre catalogata la rassegna stampa, contenuta nel fondo, e le numerose incisioni discografiche di Serafin, tutt’oggi tra le più apprezzate per quanto riguarda la musica lirica, essendo lui il direttore delle più famose incisioni di Maria Callas, che egli lanciò sulla scena lirica italiana ed europea, dirigendola alla sua prima performance italiana, all’Arena di Verona nel 1947, e contribuendo notevolmente alla sua formazione dal punto di vista interpretativo. Parte integrante del libro è anche l’intervista a Carlo Bergonzi, grande tenore emiliano che tutt’oggi ricorda Serafin come il direttore migliore, per la competenza e l’abilità nella scelta delle voci di ciascuna rappresentazione, con il quale egli abbia mai lavorato. Tale testimonianza, raccolta dall’autrice a Busseto nel febbraio del 2009, costituisce parte integrante dell’opera. Nella premessa di Tullio Serafin, il custode del bel canto è inoltre presente una testimonianza del maestro Nello Santi, celebre direttore d’orchestra di fama internazionale, che ricorda Serafin e la sua arte di concertatore. La ricerca rappresenta un notevole passo in avanti nello studio della carriera di Serafin e del suo innegabile e notevole contributo all’interpretazione e alla concertazione della musica lirica nel corso del Novecento. In particolare essa, attraverso la ricostruzione cronologica delle direzioni, pone per la prima volta i riflettori sulle innovazioni portate da Serafin al panorama lirico internazionale grazie alle innumerevoli prime rappresentazioni da lui dirette, alle molte prime esecuzioni italiane nonché alla riscoperta di autori moderni che, prima che lui li riportasse in luce, erano rimasti non eseguiti per secoli. Basti solo l’esempio de L’Orfeo(3), opera che Serafin scelse per l’esordio alla direzione del Teatro Reale dell’Opera di Roma nel dicembre 1934, permettendo così all’opera di Monteverdi di essere rappresentata per la prima volta in età contemporanea, dopo secoli di oblio. Tanto, anzi tantissimo, rimane da conoscere e approfondire in merito al grande artista che fu Serafin e l’auspicio è che quest’opera possa essere un primo fondamentale passo verso la riscoperta di uno dei più grandi concertatori che l’Italia e il mondo abbiano mai avuto, oggi purtroppo non ricordato come meriterebbe.
(1) Gian Francesco Malipiero (Venezia 1882 – Treviso 1973), compositore e critico musicale.
(2) I capricci di Callot, commedia musicale in un prologo e tre atti di Gian Francesco Malipiero, su libretto proprio da Prinzessin Brambilla di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (Königsberg 1776 – Berlino 1822). Prima rappresentazione: Roma, teatro dell’Opera, 24 ottobre 1942.
(3) L’Orfeo, favola in musica di Claudio Monteverdi (Cremona 1567 – Venezia 1643), su libretto di Alessandro Striggio (Mantova 1573 – Venezia 1630). Prima rappresentazione: Mantova, Palazzo ducale, 24 febbraio 1607.
2. ELENCO DELLE CORRISPONDENZE
2.1 Lettere di Tullio Serafin
PROVENIENZA DATA DESTINATARIO
Ferrara 13 aprile 1905
Adolfo Grandi San Giovanni in Persiceto
Milano 6 ottobre 1946 Goffredo Petrassi
2.2 Lettere a Tullio Serafin
MITTENTE PROVENIENZA DATA DESTINAZIONE
Gabriele D’Annunzio Arcachon 15 maggio 1912 Milano
Ministero dell’Educazione
Roma 25 marzo 1936 Roma
Ermanno Wolf Ferrari Planegg 30 novembre 1937 Roma
Pietro Mascagni Roma 23 gennaio 1942 Roma
Gian Francesco Malipiero
Venezia 15 febbraio 1942 Roma
Gian Francesco Malipiero
Venezia 15 maggio 1942 Roma
Gino Marinuzzi Sanremo 8 luglio 1942 Roma
Gian Francesco Malipiero
Venezia 16 settembre 1942 Roma
Gian Francesco Malipiero
Venezia
[post 16 settembre 1942 – ante 24 ottobre 1942]
Roma
Richard Strauss Vienna 6 gennaio 1943 Roma
Alfredo Casella
[post 28 marzo 1942 – ante 16 marzo 1943]
Roma
Franco Alfano Sanremo 9 marzo 1943 Roma
Roma 12 novembre 1943 Firenze
Richard Strauss Vitznau 3 ottobre 1946 Milano
Goffredo Petrassi Roma 10 ottobre 1946 Milano
Italo Montemezzi Beverly Hills 10 ottobre 1950 Roma
Italo Montemezzi Beverly Hills 7 novembre 1950 Roma
Ildebrando Pizzetti Roma 23 maggio 1958 Roma
Segreteria di Stato di Sua Santità
Vaticano 24 giugno 1958 Roma
Maria Callas Milano 26 novembre 1960 Roma
Falcone Lucifero Roma 10 agosto 1964 Roma
Maria Callas Parigi 24 agosto 1967 Roma
2.3 Altre corrispondenze
MITTENTE PROVENIENZA DATA DESTINATARIO
Maria Caniglia Roma
ante 15 aprile 1979
Vittoria Serafin – Roma
Maria Caniglia Roma
ante 15 aprile 1979
Vittoria Serafin – Roma