Le più coinvolgenti tra le tante scoperte che il lavoro di ricerca su Tullio Serafin regala sono senza dubbio quelle in cui la sua vicenda personale si intreccia agli avvenimenti storici, a momenti che hanno cambiato la vita di milioni di persone, tanto importanti da caratterizzare un’epoca.
Oggi l’Italia celebra la festa della Vittoria, si ricordano i cento anni dall’armistizio di Villa Giusti, che sancì per gli Italiani la fine della Grande guerra. Anche Serafin, allora direttore principale alla Scala, si trovò a vivere gli anni dolorosi e tragici della guerra e al primo conflitto mondiale, in particolare al suo epilogo, si riferisce un episodio che egli stesso racconta nelle sue memorie. A quel particolare avvenimento, narrato anche in altre fonti, ho dedicato ampio spazio nella seconda edizione del mio saggio sul maestro (Tullio Serafin, il custode del bel canto), in uscita a novembre con l’editore Armelin Musica. Vista la ricorrenza così importante, ne anticipo qui alcuni momenti, utili a capire quale potesse essere il clima in cui l’Italia visse quei giorni così cruciali per il proprio futuro…